lunedì 7 febbraio 2011

Simeone Mastropietro (Telecom Italia) al Vocational Master


Pubblicazione a cura di Antonio Cardinale, allievo del Vocational Master

“Se funziona, è obsoleto” recita il motto di Marshall McLuhan. É con questa splendida intuizione che ha chiuso il suo intervento in ELIS Simeone Mastropietro di Telecom Italia. Un intervento che ha fatto luce su come l’intero Paese sia attraversato da una fitta rete di collegamenti IP; partendo da due sedi centrali di Roma e Milano –i centri stella della rete- si riescono a raggiungere tutte le regioni mediante dei POP situati nei principali capoluoghi. Come sappiamo, Telecom Italia racchiude una moltitudine di servizi tra cui rete fissa, rete mobile e traffico dati, ed è proprio grazie a questa grandissima rete che questi servizi sono diventati sempre pìù efficienti e veloci nel tempo. Evoluzione che non si ferma mai, tanto che ai giorni d’oggi l’occhio è sempre più puntato al futuro. Si è passati negli anni Novanta da una rete chiamata ‘InterBusiness’ poco diffusa, molto lenta e che supportava pochi servizi, ad una rete detta OPB (Optical Packet Backbone), capace di sviluppare centinaia di Gbit di banda; una rete pubblica nazionale a pacchetto dove circolano servizi di rete, servizi tv, telefonia, etc., una rete dunque di ‘multiservizi’. Ovviamente per una rete di tale mole c’è bisogno di una struttura che sia gerarchica ma allo stesso tempo il più semplice possibile; ecco quindi la presenza di quattro ‘inner-core’ (due a milano e due a roma al fine di avere ridondanza) di elevata prestazioni -affiancati da piccoli router adibiti al solo controllo dei protocolli- e di ventotto outer-core sparsi per il Paese che raccolgono e instradano il traffico verso i centri stella. Il futuro però è sempre alle porte! Ecco dunque strizzare l’occhio su apparati Cisco di nuova generazione in grado di processare ‘TeraBit’ di dati al secondo e la possibilità di usufruire di ‘multichassis’ in grado di moltiplicare la banda. Questi apparati Cisco chiamati CRS1 (Carrier Routing System) stanno via via sostituendo i vecchi apparati meno performanti. I nuovi apparati però oltre ad essere di più elevate prestazioni hanno molte altre migliorie rispetto ai predecessori, alcune delle quali sono i sistemi operativi non più IOS ma IOX e la possibilità di operare sull’ apparato senza spegnerlo. L’evoluzione da IOS a IOX è dovuta all’esigenza di diminuire quanto più possibile i ‘bugs’ che si potrebbero verificare eliminando tutti quei driver che non saranno utilizzati dal kernel.
Di spiccata importanza questa rivoluzione per i ragazzi del Vocational Master che si troveranno a lavorare con apparati Unix derivati. Un’altra buona notizia è stata l’affermazione dell’utilizzo di tutti apparati Cisco all’interno della rete come uniformità tecnologica e semplicità ingegneristica.

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